Service: come si è evoluto negli anni, fino al modello di Industry 4.0
Vent’anni fa non era inusuale arrivare al mattino in ufficio e trovare un tecnico del service in attesa di sostituire un disco del server aziendale che, nella notte, era andato in fault.
Questo accadeva perché l’assistenza gestiva l’intera infrastruttura informatica da remoto e aveva tempi di intervento entro le 4 ore: appena ricevuta la segnalazione del guasto dalla macchina in questione procedeva all’apertura automatica di un ticket e il mattino seguente il tecnico era sul posto pronto a intervenire.
Oggi questa cosa non stupirebbe più di tanto, anzi è diventata il paradigma del service proattivo che non è più solo ad appannaggio del comparto informatico, ma è diventato pervasivo dell’intero settore industriale. Infatti, nel paradigma dell’Industry 4.0 è insito il concetto di vendita di un servizio e non più solo di un prodotto.

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha amplificato e rivoluzionato l’aspetto di assistenza da remoto (al punto di montare interi impianti di produzione da remoto) e a velocizzare un processo che altrimenti sarebbe diventato realtà solo fra qualche anno.
Stiamo parlando di service in real-time che può essere realizzato da personale addetto guidato da remoto oppure con l’ausilio di sistemi automatizzati che fungono da controllore dei dati dell’intero impianto.
Dal punto di vista di un ingegnere, l’Industry 4.0 è un incredibile modello di innovazione tecnologica e strumentale; dal punto di vista di un economista, invece, è un modo molto più efficiente di “fare business”, sfruttando la grande mole di dati a disposizione (Big Data).