Digital Advanced Visualization: condividere dati in sicurezza

Digital Advanced Visualization | Sicurezza condivisione dati

Digital Advanced Visualization: condividere dati e contenuti su più piattaforme in totale sicurezza

 

La Digital Advanced Visualization è un acronimo ideato da Sygest per identificare l’applicazione della tecnologia 3D, usata in fase di progettazione, in uno scenario estremamente ampio che consente di generare e, in seguito usare, modelli 3D semplificati.

In questo modo vengono arricchite le normali funzionalità di un sistema di supporto alla manutenzione di una macchina (di un prodotto o di una linea produttiva) fornendo in aggiunta, e con un unico sforzo progettuale, un supporto a 360° alle varie funzioni aziendali.

Per abbracciare il concetto di Fabbrica 4.0 e fare in modo che questi sistemi vengano concretamente impiegati da aziende e utenti, l’imperativo è di erogare delle soluzioni che siano:

  • fruibili, semplici e adatte a qualunque tipo di piattaforma;
  • interconnesse e integrabili tra loro;
  • in grado di operare anche in modalità autoconsistente;
  • capaci di rilasciare, trasmettere e condividere dati in modo sicuro, rapido e affidabile.

L’interoperabilità degli applicativi e le opportunità insite nella connettività globale di dispositivi e sistemi aziendali sono punti di forza le cui implicazioni positive, in termini di ideazione, fabbricazione e commercializzazione di un bene o di un servizio sono facilmente intuibili.

É però altrettanto palese come molti operatori aziendali siano spesso impegnati in attività rilevanti pur non avendo a disposizione una connessione Internet. Pensiamo, ad esempio, ad un consulente tecnico-commerciale oppure ad un addetto alle attività di post-vendita che si trova ad operare presso lo stabilimento di un cliente in regioni remote.

Tali situazioni, tutt’altro che infrequenti, devono essere affrontate con applicazioni che operino, in maniera efficiente ed efficace, anche in modalità stand alone, così da rendere gli utenti operativi, autonomi e indipendenti anche in condizioni sub-ottimali.




 
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I vantaggi della Digital Advanced Visualization

Digital Advanced Visualization - Fabbrica 4.0 | Sygest Srl

Digital Advanced Visualization: quali vantaggi?

 

Digital Advanced Visualization (DAV) è la sigla utilizzata da Sygest per identificare l’impiego della tecnologia 3D nella fase di progettazione, in uno scenario che consente di usufruire dei dati sottostanti al progetto di una macchina o di un componente.

Nei precedenti articoli pubblicati sul nostro blog (link), abbiamo parlato degli ostacoli e delle resistenze poste alla Digital Advanced Visualization. Adesso però ci chiediamo: quali sono i reali vantaggi che si possono ottenere?


 

Innanzitutto precisiamo che, per quanto concerne il termine “progettazione”, l’attività di progettazione 3D apre scenari molto ampi, dal momento che, tipicamente, il modello 3D è “carrier” di una mole eterogenea di dati e informazioni di progetto e di prodotto.

La rivoluzione apportata dalla progettazione 3D può essere paragonata alla rivoluzione cui abbiamo assistito con l’introduzione sul mercato dei motori alimentati tramite turbocompressore.

Il turbocompressore è funzionale al nostro esempio perché ha introdotto il concetto di utilizzo di un output (i gas di scarico) al fine di reimpiegarlo come nuovo input del sistema.

Allo stesso modo, la progettazione 3D, che contiene numerosi dati, oggetti e informazioni, permette di riutilizzare le stesse per usi e output differenti: sostanzialmente, la progettazione di un singolo modello 3D, può fungere da input per varie funzionalità aggiuntive.

Per esempio, per quanto riguarda la prototipizzazione digitale, il modello 3D conferisce l’opportunità di generare in modo immediato una stampa stereografica.

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Progettazione 3D

Progettazione 3D | Sygest Srl

Il passaggio dal 2D alla progettazione 3D

La scelta fatta da molte aziende è quella di effettuare il passaggio dalla progettazione bidimensionale alla progettazione 3D, decidendo così di sviluppare una serie di nuove modalità progettuali. Ma quali ostacoli comporta questo cambiamento? E come è possibile garantire la protezione dei propri dati?

 

Il passaggio di consegne dalla progettazione 2D alla progettazione 3D non è ancora avvenuto in modo completo: sia per motivazioni tecnologiche che culturali.

La migrazione dovrà però necessariamente completarsi per sfruttare appieno le proprietà, soprattutto di “carrier” di dati e informazioni di progetto o prodotto, che la progettazione 3D porta intrinsecamente con sé.

Un primo ostacolo è rappresentato dal fatto che, spesso, il layout 3D di macchine e impianti di grandi dimensioni rischia di generare file non adeguatamente sostenibili dall’hardware.

A questo proposito, esistono già in commercio dei software dotati di funzionalità che permettono di superare i limiti fisiologici dell’hardware. E’ il caso, ad esempio, di sistemi che alleggeriscono il peso di progetti 3D di grandi dimensioni, creando di fatto un “guscio vuoto” che può essere trasmesso immediatamente e condiviso con facilità anche da dispositivi meno performanti di quelli solitamente in dotazione agli uffici tecnici.

Inoltre, è sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori il fatto che esista ancora una grande mole di progetti 2D che danno vita a macchine funzionanti e commercializzate, che popolano gli archivi aziendali e che non possono essere cancellati di colpo per favorire il passaggio alla progettazione 3D.



Non dimentichiamo poi che, adempimenti normativi e abitudini progettuali consolidate nel tempo, spesso vincolano l’ufficio tecnico dell’azienda a perseverare nella progettazione 2D di schemi elettrici e pneumatici, P&ID (schemi di flusso) e cablaggi.

I vincoli analizzati ci portano a ritenere che la progettazione 2D sia ancora lungi dall’essere abbandonata a scapito del 3D: ciò comporta necessariamente lo sviluppo e l’implementazione sul mercato di software che siano in grado di integrare e gestire in modo semplice modelli e documenti ibridi (2D e 3D).

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Fabbrica 4.0 e DAV

Fabbrica 4.0 - Digital Advanced Visualization | Sygest

Fabbrica 4.0 e Digital Advanced Visualization: quali punti aperti?

 

Come tutte le rivoluzioni, anche la grande spinta innovativa promossa dalla Fabbrica 4.0 porta con se degli elementi di discontinuità e rottura con il recente passato che sembrano, apparentemente, erigere barriere alla sua stessa diffusione.

I punti critici relativi al concetto di Fabbrica 4.0 riguardano in particolar modo:

  • Resistenza a progettazione in 2D rispetto a piena progettazione in 3D.
  • Passaggio da PDM (Product Data Management) a PLM (Product Lifecycle Management).
  • Limiti tecnologici legati soprattutto all’hardware, che ancora non riesce completamente a mantenere il passo del software.
  • Varietà e integrazione delle piattaforme software e dei dispositivi presenti sul mercato.
  • Problema della sicurezza nella trasmissione e condivisione dei dati.




 

Progettazione 3D

Il passaggio dalla progettazione 2D alla progettazione 3D non è ancora avvenuto in modo completo: sia per motivazioni tecnologiche che culturali.

Questo cambiamento dovrà però necessariamente completarsi per sfruttare appieno le proprietà, soprattutto di “carrier” di dati e informazioni che la progettazione 3D porta intrinsecamente con sé.

 

Passaggio da PDM a PLM

Il concetto di Fabbrica 4.0, di massima integrazione tra gli attori (interni ed esterni) della filiera e di grande pervasività del flusso di dati e informazioni, sta comportando la transazione tra PDM (Product Data Management) e PLM (Product Lifecycle Management).

Il PDM è il software che gestisce i dati e i documenti di progetto, una sorta di gestionale dell’ufficio tecnico: permette di gestire e condividere tutti i dati e le informazioni relative all’ideazione e realizzazione di un prodotto o di un progetto.

Con la Fabbrica 4.0 la nuova frontiera del gestionale dei progettisti è rappresentata da un applicativo ancora più rilevante e pervasivo: il PLM.

Il PLM è il gestionale che permette a tutti gli operatori aziendali di gestire e condividere non solo dati e informazioni strettamente connessi all’ideazione e alla realizzazione di un prodotto o di un progetto, ma anche i dati e le informazioni relative all’intero ciclo di vita del prodotto/progetto in essere: dalla progettazione all’acquisizione di materie prime e componenti, dalla fabbricazione alla vendita sul mercato, dalla gestione delle attività di service e post-vendita all’eventuale dismissione.

 
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SPS Italia

SPS Italia |Sygest convegno Ordine degli Ingegneri

SPS Italia – Sygest al convegno dell’Ordine degli Ingegneri

 

Come anticipato nel precedente articolo su SPS Italia, nella giornata di Mercoledì 25 Maggio, presso il Padiglione 1 Sala “Barilla” (Fiere di Parma), si è svolto un importante convegno organizzato dall’Ordine degli Ingegneri, dal titolo: “Dal Vapore alle reti d’impresa: le nuove frontiere della logistica e dell’automazione”.

Sygest Srl ha partecipato all’incontro e per l’occasione sono intervenuti l’Ing. Artemio Bisaschi (CEO – Sygest Srl), la Dott.ssa Emanuela Corradini (Chief Sales Officer – Sygest Srl) e l’Ing. Valentina Silva (Consulente alla direzione tecnica) per parlare di un’interessante tematica dal titolo: “Dalla progettazione 3D al service: la tecnologia a portata di mano“.

Tra i temi che sono stati affrontati durante la relazione, occorre menzionare quello della Fabbrica 4.0, il cui obiettivo principale è quello di enfatizzare l’idea di una consistente digitalizzazione collegata con tutte le unità produttive dell’economia. I processi interni della Fabbrica Digitale vengono raggruppati in tre aree:

  1. Connessione: comunicazione dispositivi e raccolta dati.
  2. Digitalizzazione: utilizzo delle informazioni per alimentare i processi decisionali.
  3. Business Intelligence: gestione dei dati e trasformazione in informazioni a valore per il business.

L’integrazione dei processi interni è un requisito fondamentale per creare “valori” legati al prodotto. Quest’ultimo, infatti, oggi si integra e trasforma in un servizio, che deve essere comunicato e condiviso in modo digitale.

Per chi progetta, il supporto più semplice da utilizzare è il CAD. A tal riguardo ci sono ancora dei punti in sospeso che impediscono il suo utilizzo all’interno dell’azienda in un’ottica estesa e di Digital Advanced Visualization. Questi aspetti riguardano:

  • CAD 2D vs CAD 3D
  • PDM vs PLM
  • Limiti tecnologici
  • Piattaforme (Windows Mobile, Android, iOS, etc.)
  • Sicurezza dati

Tutti questi temi sono stati analizzati in maniera molto approfondita e dettagliata: di seguito trovate le slide. Infine è stato anche illustrato il case-history legato a Emmeti SpA, azienda leader che realizza prodotti di packaging.

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