Web Communication e imprese

Web Communication - Web Marketing aziende | Sygest Srl

Web Communication e Social Media per le imprese

Giovedì 11 aprile 2019, presso l’istituto Orsoline di Parma, si è tenuto un incontro organizzato dal gruppo EmilBanca sul tema “Web Communication e imprese“, in cui è intervenuto come relatore l’Ing. Artemio Bisaschi (CEO di Sygest).

Web Communication - Social Media imprese | Sygest Srl

L’ingegner Bisaschi ha illustrato le strategie di web marketing adottate da Sygest in questi anni: cura della comunicazione online e monitoraggio costante della presenza sui social media.

Il focus dell’incontro era mostrare come un’azienda ha la possibilità di cogliere al meglio le opportunità fornite dalla Web Communication (o comunicazione digitale), migliorando la propria presenza sui motori di ricerca e imparando a promuovere efficacemente se stessa sui social network.

Molte aziende commettono l’errore di credere che per essere efficaci sulla rete e ricevere richieste da potenziali clienti sia sufficiente possedere un sito web e mettere in mostra i propri contatti di riferimento.

Ovviamente le cose non funzionano in questo modo: per sfruttare appieno le potenzialità di Internet e ottenere risultati concreti è necessario pianificare e realizzare una serie di strategie di web communication, che puntino ad accrescere la propria identità digitale e a moltiplicare le opportunità di contatto con potenziali lead sparsi in tutto il mondo, in maniera rapida e immediata.

Web Communication - Web Marketing aziende | Sygest Srl

Al giorno d’oggi avere una presenza virtuale di rilievo è una prerogativa fondamentale per un’azienda: dal sito internet, al blog fino ad arrivare ai social media, complice l’enorme diffusione della tecnologia mobile e delle connessioni internet ad alta velocità, i contenuti digitali sono sempre più fruibili in ogni istante tramite smartphone e tablet.

L’aggiornamento costante del proprio sito web, ottimizzando i contenuti dal punto di vista del SEO (allo scopo di avere una migliore indicizzazione all’interno dei motori di ricerca), la pubblicazione di articoli interessanti sul blog aziendale e la cura dei canali social rappresentano alcune delle azioni più comuni che accrescono la visibilità del brand.

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HTTPS e certificati SSL

HTTPS - certificati SSL - ranking Google | Sygest

HTTPS e Google: penalizzati i siti web che non usano i certificati SSL

I siti web che non utilizzano il protocollo HTTPS e i certificati SSL vengono penalizzati da Google per quanto riguarda la loro indicizzazione: conviene dunque correre ai ripari per preservare il proprio ranking

 

Effettuare il passaggio dal protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol) a HTTPS (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer) di un sito web è un’operazione necessaria per evitare di essere penalizzati da Google e mantenere il proprio posizionamento nella SERP (Search Engine Results Page) del motore di ricerca.


HTTPS - certificati SSL - Google | Sygest

Attualmente circa il 70 % dei siti web utilizza il protocollo di trasmissione dati HTTP che, da dicembre 2016, non rispetta più gli standard di sicurezza richiesti da Google, che impone di massimizzare la sicurezza di qualunque trasmissione dati.

Le tipologie di siti web maggiormente sollecitati a effettuare il passaggio al protocollo HTTPS sono prevalentemente siti di e-commerce, portali che prevedono transazioni in denaro e siti con un modulo di contatto (contact form).

Più in generale, qualsiasi sito web che gestisce delle trasmissioni dati senza utilizzare il protocollo HTTPS verrà segnalato da Google come sito non sicuro e subirà delle penalizzazioni dal punto di vista del posizionamento.

La penalizzazione nel ranking coinvolgerà anche i siti ottimizzati dal punto di vista SEO (Search Engine Optimization) che, in questo modo, rischieranno di perdere progressivamente la visibilità fino a quel momento ottenuta.

Google segnalerà il sito in esame attraverso tre tipi di marchiatura differenti:

  1. un avviso che comparirà nei risultati di ricerca, in cui informerà l’utente che il sito “non rispetta i termini di sicurezza”;
  2. un’icona a forma di lucchetto e una linea rossa applicata sopra, che comparirà nella barra dell’indirizzo del browser prima dell’URL del sito;
  3. una videata a tutto schermo in cui comparirà un lucchetto di colore rosso che inviterà gli utenti a non proseguire con la navigazione, poiché la connessione dati non è privata.

Tutte queste penalizzazioni porteranno il sito in questione a essere considerato come inaffidabile, con conseguente calo degli accessi.

Nel caso di siti e-commerce tale marchiatura rappresenterà un danno notevole che potrebbe generare perdita di potenziali clienti e di fatturato, allarmati dal fatto di dover eseguire delle transizioni di pagamento su piattaforme che Google non considera sicure.

 
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