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Agenda Digitale

Agenda Digitale: entro il 2025 l’Emilia Romagna sarà completamente digitale

La Commissione Bilancio della regione Emilia Romagna ha dato il via libera alla nuova Agenda Digitale che fissa tutti gli obiettivi, gli interventi e le risorse che dovranno essere impiegate per favorire il pieno sviluppo della società dell’informazione nel territorio e per garantire una serie di servizi digitali alle imprese, ai cittadini e alle Pubbliche Amministrazioni (PA).

Il consiglio ha approvato il documento: “Linee di indirizzo del Piano Regionale per lo sviluppo telematico, delle tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) e dell’e-Government“, che indica tutta una serie di interventi che dovranno essere attuati per ottenere un’Emilia-Romagna 100% digitale entro il 2025.


Agenda Digitale - Emilia Romagna digitale 2025

Rimanendo su questo tema, l’aula ha inoltre approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a concretizzare gli obiettivi di semplificazione, puntando a rendere più semplici (“sburocratizzare“) tutti i procedimenti amministrativi e gli strumenti pubblici che partecipano alla struttura creata con le risorse dell’Agenda Digitale e a valorizzare il fascicolo elettronico d’impresa.

In campo è scesa anche la società Lepida SpA: Gianluca Mazzini, direttore generare dell’azienda, durante l’audizione ha dichiarato: “Fibra ottica di proprietà per 64 mila km con 1.200 punti di accesso in luoghi pubblici; 100% della popolazione raggiunta da banda larga, 85% da banda ultra larga; 100% delle scuole servite dalla banda ultra larga, 50% dalla fibra ottica; 100% dei Comuni serviti dalla banda ultra larga, 90% dalla fibra; dal 2009 l’azienda, raggiunta la copertura dei costi, genera utili per la Regione (20 milioni di euro nell’ultimo esercizio)“.

I numeri fotografano l’attività di Lepida. Considerevole è il piano di investimenti al 2020, con tutte le risorse messe sul tavolo da Lepida, Regione e contributi governativi ed europei, al fine di potenziare le reti:

  • 6,5 mln (3,5 mln già disponibili) per la Pubblica Amministrazione (PA);
  • 20 mln (6 mln disponibili) per le scuole;
  • 2,8 mln (1,3 mln disponibili) per la copertura Wi-Fi;
  • 75 (su un totale di780 mln stimati) a favore di imprese e cittadini in aree a fallimento di mercato;

Piano d’intervento dell’Agenda Digitale dell’Emilia Romagna

Come più volte ribadito, il fine unico dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna è quello di creare una regione 100% digitale. Un territorio in cui le persone vivono, studiano e lavorano usando internet e le tecnologie digitali, senza che questo costituisca un’eccezione e soprattutto senza creare differenze tra luoghi, cittadini, città e imprese. Per mettere in atto il tema della “Cittadinanza Digitale come pilastro della Democrazia”, sono già stati previsti 75 milioni di euro nell’ambito dei Fondi strutturali europei destinati all’Emilia-Romagna (26 milioni previsti nel Por Fesr e i restanti provenienti dal Prs).

L’intervento pubblico andrà poi a colmare tutti gli svantaggi infrastrutturali delle aree produttive di nuova formazione (oppure già esistenti) che si trovano in zone svantaggiate. In questo modo verrà offerto a tutte le imprese la possibilità di competere sul mercato favorendo lo sviluppo economico dell’area stessa. A queste risorse verranno aggiunti oltre 180 milioni di euro, di derivazione statale, riservati alla regione Emilia Romagna e da investire per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale in vista degli obiettivi UE del 2020.

L’Agenda Digitale dell’Emilia Romagna prevede, inoltre, di effettuare degli interventi volti a colmare il divario digitale esistente tra i cittadini e a livello territoriale, in modo da garantire a tutti la stessa qualità di connessione ad internet.

I numeri oggi a disposizione, dicono che le scuole connesse con fibra ottica sono 450: l’obiettivo finale è quello di arrivare al 2020 con il 100% delle scuole coperte con banda ultra larga, di cui almeno il 50% collegate con fibra ottica. Altri obiettivi, sono quelli di avere tutti i Municipi collegati con banda ultra larga entro il 2020 (di cui il 90% a 1 Giga) in modo da abilitare nuove modalità di lavoro in rete tra gli Enti, il tutto con uno stanziamento totale di 6,5 milioni di euro.

Per i servizi indicati dalla Pubblica Amministrazione (PA), si punta ad ottenere il 75% delle pratiche Suap (lo Sportello unico delle attività produttive) online entro il 2023, con uno stanziamento di 3,6 milioni di euro. Infine, per quanto riguarda la digitalizzazione delle PA e del settore terziario, si punterà ad attuare un piano di formazione mediante il Self (servizio regionale di e-learning) con l’obiettivo di coinvolgere, entro il 2020, circa 90mila dipendenti tra impiegati del settore pubblico e del terziario, con un investimento complessivo di 400mila euro.


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