Realtà Aumentata e Realtà Virtuale nell’Industria 4.0
Negli ultimi anni abbiamo sentito spesso parlare di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale e, progressivamente, il mercato è stato invaso da una miriade di prodotti dedicati a queste due tecnologie.
Le maggiori aziende hi-tech come Microsoft, Oculus VR, Sony, Google e persino Facebook hanno realizzato dei visori progettati appositamente per sfruttare al meglio le potenzialità di una delle due tecnologie o addirittura di entrambe.
Solo fino a pochi anni fa questi strumenti venivano considerati semplicemente come un gioco, mentre ora hanno raggiunto dei livelli di performance talmente elevati da essere pronti per l’impiego in ambienti produttivi.

Nonostante abbiano dei punti in comune, queste tecnologie sono assai differenti tra loro e spesso si tende a far confusione pensando che siano invece la stessa cosa. Facciamo ora un po’ di chiarezza.
Realtà Aumentata
La Realtà Aumentata (AR o Augmented Reality) arricchisce la nostra percezione sensoriale attraverso vari livelli di informazioni che vengono elaborate e trasmesse elettronicamente e che non sono percepibili attraverso i cinque sensi.
L’obiettivo è dunque quello di aumentare il più possibile il numero di informazioni della realtà percepita dall’utente (attraverso testi, ipertesti, video, immagini 2D ed elementi 3D) mediante visori detti head-up display (HUD) in grado di elaborare i dati provenienti da appositi marcatori (detti trackable o AR Tag).
La Realtà Aumentata non prevede l’isolamento totale dall’ambiente circostante, ma ha bisogno che l’utente mantenga un certo contatto visivo con esso così da poter sovrapporre tutte le informazioni utili.
Le applicazioni sviluppate per questa tecnologia si basano prevalentemente sulla necessità di avere più informazioni possibili sul luogo e sugli elementi che circondano l’utente, attraverso la visualizzazione di informazioni integrate di elementi sensibili al contesto.
Realtà Virtuale
Diverso è il discorso relativo alla Realtà Virtuale (VR o Virtual Reality), dove le informazioni che vengono aggiunte o sottratte hanno lo scopo di “ingannare” la nostra percezione sensoriale della realtà, che viene così alterata per poi trovarsi immersi in una situazione completamente ricostruita artificialmente.
Tutto ciò avviene attraverso l’utilizzo di un visore (come Google Cardboard, HTC Vive e Oculus Rift) in grado di isolare completamente l’utente dall’ambiente circostante e di immergerlo in un mondo immaginario realizzato graficamente: ciascun occhio riceve un’immagine, il cervello elabora le informazioni e le converte poi in questa nuova percezione dello spazio.
La realtà virtuale ha molti usi, primo tra tutti l’intrattenimento (gaming), la visualizzazione di video, specie quelli realizzati con la tecnologia 360°, ma interessa anche il campo della progettazione, del training e della medicina.
Mixed Reality
Il termine Mixed Reality è stato coniato da Microsoft dopo l’introduzione sul mercato degli HoloLens con cui il colosso di Seattle ha cercato di sviluppare un visore per la Realtà Aumentata in grado di unire entrambe le tecnologie.
L’utente visualizza le informazioni nel proprio campo visivo, può però anche interagire con ologrammi integrati all’interno dell’ambiente circostante, con altri oggetti o con variazioni percepite.
I campi di applicazione di questa tecnologia sono innumerevoli e vanno dall’intrattenimento alla comunicazione, passando per lo sviluppo dei prodotti e la visualizzazione dei dati.
Soluzioni scalabili per il Service 4.0
Le tecnologie passate in rassegna possono essere utilizzate per fornire soluzioni gestionali alle aziende, configurandosi per altro come strumenti legati alla Digitalisation of Service (o Service 4.0) e più in generale al modello dell’Industria 4.0.
L’obiettivo è sempre quello di fornire ai propri clienti un supporto completo e intuitivo, in grado così di ridurre o addirittura eliminare i tempi di fermo macchina.
Attraverso l’utilizzo di queste tecnologie è possibile fornire un’efficiente servizio di training/assistenza, rendendo così possibile anche il supporto ai clienti in real-time, prendendo visione del problema direttamente dai centri di assistenza e fornendo il più alto livello di supporto in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.
Nel complesso, i potenziali scenari di utilizzo riguardano le seguenti sfere di competenza:
- produzione;
- manutenzione e assistenza da remoto;
- training;
- controllo qualità;
- safety management;
- design e visualizzazione.
Il tema della Digitalisation of Service è molto caro a Sygest, che da sempre punta a offrire ai vendor di macchine industriali nuove opportunità legate alle gestione della manutenzione, diversificando in questo modo la propria offerta commerciale e nello stesso tempo proponendo sistemi in grado di garantirealti standard di affidabilità ed elevati gradi di flessibilità associati a una forte automazione.
Info e contatti
Per ricevere ulteriori informazioni sul tema della Realtà Aumentata nella Digitalisation of Service e più in generale per conoscere tutte le nostre soluzioni software, ti invitiamo a scrivere all’indirizzo e-mail e.corradini@sygest.it e a visitare il nostro sito web www.sygest.com