Legge di Stabilità

Legge di Stabilità Articolo 29 | Spesa ICT PA

Legge di Stabilità: come cambia la spesa ICT della Pubblica Amministrazione

La prima versione dell’Articolo 29 della Legge di Stabilità prevedeva un taglio del 50% delle risorse IT destinate alle PA. In seguito alle modifiche apportate dal Senato, l’emendamento “spalma” la riduzione nel triennio 2016-2018.

 

Alla fine del 2015 il Senato ha emendato il tanto discusso Articolo 29 della Legge di Stabilità sul taglio alla spesa ICT della Pubblica Amministrazione (PA), che prevede una riduzione spalmata in tre anni (2016-2018) sulla spesa corrente e piani di investimenti “certificati” da Agid. Sono queste le modifiche più rilevanti dell’emendamento che inizialmente prevedeva un taglio del 50% alla spesa ICT della PA. Il testo prodotto dalla commissione Bilancio di Palazzo Madama è il risultato della combinazione di due emendamenti: il 29.5000 e il 29.26.


Legge di Stabilità Articolo 29 | Spesa ICT PA
 

Legge di Stabilità: le modifiche apportate dal Senato

Le modifiche apportate dal Senato stabiliscono che, per l’ottimizzazione e la razionalizzazione degli investimenti, ci sia “un obiettivo di risparmio di spesa annuale, da raggiungere alla fine del Triennio 2016-2018, pari al 50% della spesa annuale media per la gestione corrente del solo settore informatico, relativa al triennio 2013-2015, al netto dei canoni per servizi di connettività e della spesa effettuata tramite Consip o i soggetti aggregatori documentata nel Piano Triennale”. Quella del Piano Triennale rappresenta certamente una delle novità introdotte e che dovrà poi essere elaborata dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

Il programma messo a punto da da Agid dovrà contenere, per ogni Amministrazione o categoria di Amministrazioni, un elenco di beni e servizi informatici e di connettività con i relativi costi, suddivisi poi in spese da sostenere per innovazione e spese per la gestione corrente. Occorre poi individuare anche i beni e servizi la cui acquisizione riveste particolare rilevanza strategica. Tutti i risparmi che verranno accumulati con questa pratica saranno poi utilizzati dalle Pubblica Amministrazioni (PA) per effettuare investimenti in materia di innovazione tecnologica.

Le PA saranno esenti da queste procedure solamente se dotate di una “apposita autorizzazione motivata” in cui attestano che il bene o servizio è disponibile sulla piattaforma Consip “non disponibile o non idoneo al soddisfacimento dello specifico bisogno dell’amministrazione”. Tutti gli approvvigionamenti effettuati dovranno poi essere comunicati all’Autorità Nazionale Anti-Corruzione e all’Agid.

 
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