PA Digitale: sviluppo del cloud e piano di formazione
Per sfruttare correttamente le recenti innovazioni tecnologiche nel campo della PA Digitale, occorrono soluzioni certificate e qualificate per il cloud, nonché un piano di formazione per le competenze digitali.
Sviluppare un’offerta cloud di qualità per la PA Digitale rappresenta il punto di partenza per l’intera riuscita del Piano Triennale ICT. Ciò rappresenta la chiave di volta per l’avvio di una vera e propria semplificazione e razionalizzazione della PA Digitale in funzione della crescita tecnologica del paese.
Tale processo necessita però di tempi lunghi e di diversi passaggi tecnici, come del resto gran parte delle azioni e dei progetti contenuti nel Piano Triennale ICT che, ricordiamolo, è partito in ritardo di almeno un paio d’anni e nel frattempo sta accumulando ulteriori ritardi.
Tutti questi rinvii sono controproducenti e deleteri dato che, nel frattempo, sul territorio nazionale si stanno realizzando tante iniziative presenti all’interno dei piani operativi delle Regioni e delle Città metropolitane nell’ambito della programmazione 2014-2020: queste, dovendo rispettare i vari vincoli di spesa e di rendicontazione, non possono accumulare ritardi e rischiano quindi di non risultare perfettamente allineati col il Piano Triennale ICT.
Nell’ambito delle tecnologie cloud erano previsti i seguenti rilasci:
- Circolare AgID “Criteri per la qualificazione di servizi SaaS per il Cloud della PA” (data di rilascio: giugno 2017)
- Disposizioni per il procurement dei servizi SaaS per il Cloud della PA (data di rilascio: giugno 2017)
- Capitolato tecnico per la realizzazione di un MarketPlace dei servizi SaaS per il Cloud della PA (data di rilascio: settembre 2017)
- Circolare AgID “Criteri per la qualificazione dei Cloud Service Provider pubblici per la PA” (data di rilascio: ottobre 2017)
- Linee guida per lo sviluppo e la manutenzione di applicazioni per il cloud della PA (data di rilascio: dicembre 2017)
Purtroppo, nessuno di questi rilasci è stato poi realizzato nel concreto, nonostante l’attuale l’offerta cloud sia limitata a quanto previsto e contenuta nei vari lotti SPC delle gare Consip, ricoprendo solamente una piccola parte del reale fabbisogno della PA Digitale.