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Magazzino digitale

Inventario intelligente e smart: perché digitalizzare il tuo magazzino

 

Uno dei maggiori sprechi di tempo è stato, da sempre, l’inventario di fine anno che costringeva quasi sempre a qualche giorno di chiusura (nel caso degli esercizi commerciali) o ad utilizzare giorni di ferie durante il periodo di chiusura post festività delle industrie.

L’ERP ha la giacenza sempre aggiornata, ma la possibilità di errori durante i prelievi o i versamenti costringeva comunque a riguardare tutto una volta all’anno per obblighi di bilancio.

Poco per volta le cose sono andate cambiando; in prima battuta si è cambiato l’approccio passando ad un inventario digitale a rotazione lungo l’anno: approfittando di periodi di minor carico di lavoro, vengono inventariate in successione le varie ubicazioni del magazzino digitale fino a completare tutta l’indagine nell’arco dell’anno.

Ma soprattutto la vera rivoluzione è in atto in questo momento dove si sta passando ad un rilevamento smart dell’inventario di magazzino a campione, ossia verificando ogni tanto in qualche ubicazione se i valori registrati sono corretti. Questo dipende dal fatto che gli strumenti con cui vengono tenuti aggiornati i dati sull’ERP sono ormai estremamente affidabili e utilizzano le tecnologie digitali più avanzate.

Vediamo nel dettaglio alcune di queste nuove metodologie che, nella loro applicazione, dipendono fortemente dalla tipologia di azienda.


Magazzino digitale: perchè renderlo smart | Sygest

1. Tecnologie RF-ID per inventari digitali

Nel caso di movimentazione di grandi quantità di merci tramite carrelli elevatori, l’utilizzo di tecnologie RF-ID per gli inventari digitali consente di leggere costantemente la posizione della merce nel passaggio del carrello tramite varchi dotati di lettori RF-ID.

Anche il posizionamento nelle varie ubicazioni viene controllato tramite lettori RF-ID. Ogni pallet viene dotato di uno o più etichette RF-ID che contiene al proprio interno l’SSCC del pallet stesso, dal cui codice viene ricavato da ERP il suo contenuto.

In questo modo conosciamo esattamente sia la quantità del materiale in giacenza nel magazzino digitale, sia quello in corso di lavorazione (movimentato solo in parte e con una produzione non completa).

In questi casi si ragiona in pallet come unità di movimentazione; qualora vi fosse necessità di prelevare solo una parte del pallet stesso, la gestione non sarebbe più così smart ed efficiente, ma ci si dovrebbe far aiutare da terminali brandeggiabili sempre comunque dotati di lettore RF-ID.

Da parecchi anni Sygest implementa soluzioni di questo tipo, in particolare nell’ambito automotive, per controllare la movimentazione dei rotoli di fibra di carbonio.

Si tratta di un materiale molto particolare da un punto di vista fisico perché prima di essere passato in autoclave e diventare il materiale che conosciamo, è molto sensibile alle temperature e deve stare in cella frigorifera a -20°C con un tempo massimo di permanenza all’esterno che va monitorato per evitare la perdita delle sue caratteristiche.

Sygest, per alcune importanti case automobilistiche, ha realizzato progetti che, attraverso varchi e con l’ausilio anche di terminali portatili, è in grado di conoscere la giacenza del materiale nel magazzino digitale, il suo posizionamento e il tempo di vita utile rimasto al di fuori della cella.

 

2. Magazzini digitali automatici per grandi quantità di materiale

L’estremizzazione di questo concetto sono i magazzini digitali automatici, grandi strutture totalmente automatizzate che movimentano al loro interno una quantità enorme di materiale per cui sarebbe impossibile pensare ad un controllo manuale. Un esempio molto ridotto di questi sistemi sono gli “armadi verticali”, magazzini automatici molto più piccoli.

 

3. Etichette RF-ID digitali per magazzini manuali

Se invece pensiamo ai magazzini dove il prelievo e versamento sono di tipo prettamente manuale, l’operatività digitale deve avvenire tramite terminali mobile.

Le etichette RF-ID restano un elemento fondamentale se vogliamo rendere smart e digitale la gestione del magazzino stesso, però ci sono casi in cui il loro utilizzo può essere “bloccato” da fattori fisici; nel caso di produzioni meccaniche dove il metallo la fa da padrone è praticamente impossibile lavorare con le etichette RF-ID a meno di utilizzare speciali etichette con un particolare isolamento.

I costi sono decisamente importanti; la garanzia di una perfezione al 100% non si può comunque ottenere e quindi in questo caso, al momento, non riteniamo adeguata una scelta di questo tipo.

In questi ambiti la digitalizzazione può essere favorita da strumenti “smart” quali possono essere lettori utilizzati come guanti e terminali guidati da comandi vocali.

 

Tecnologie RF-ID nella fase di ricevimento merci

In un ambito invece “fashion”, soprattutto dove i prodotti sono molto costosi, la scelta dell’RF-ID diventa un plus che ottimizza e rende “intelligente il magazzino”.

A differenza dei bancali analizzati nel primo punto, in questo caso le etichette vanno pensate per i singoli capi che vengono etichettato tutti al ricevimento merci.

Prelievi e versamenti sono fatti con lettura tramite terminali portatili dotati di potenti lettori che riescono ad individuare il pezzo anche a qualche metro di distanza.

Allo stesso modo anche l’inventario digitale a campione può essere gestito in una modalità simile riducendo ad un tempo irrisorio questa operazione.

In fase di spedizione dei pezzi si può decidere invece di usare un varco in cui far passare il materiale in transito verso l’uscita soprattutto con logica di controllo a seguito di un prelievo già fatto comunque con sistemi RF-ID.

Riteniamo che l’uso di terminali portatili possa comunque essere più sicuro dato che l’angolazione di lettura può essere fatta variare a piacere.

In questo ambito Sygest ha realizzato un’applicazione di semplice utilizzo, basata su terminali portatili con lettore RF-ID, che permette di effettuare sia l’inventario che il controllo della spedizione e dialoga con l’ERP per ricevere e confermare i valori letti.

Con gli esempi precedenti ci siamo quindi resi conto del fatto che un magazzino ben organizzato oggi possa essere totalmente digitale. Abbiamo visto anche come i sistemi RF-ID possono rappresentare un nuovo approccio, a parte casi particolari, e la loro diffusione consentirà di ridurre ulteriormente i costi delle etichette e del sistema stesso e renderli quindi ancora più appetibili.

 

Info e contatti

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