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Tracciare beni e oggetti

Tracciare e rintracciare beni e oggetti

 

Agli inizi del 2000 divenne legge la necessità di tracciare le informazioni sui lotti e sulla provenienza della materia prima impiegata nella produzione dei prodotti alimentari. Sygest, già da alcuni anni, aveva iniziato a sviluppare applicazioni in questo ambito. La prima volta era accaduto, qualche anno prima, in un impianto di produzione di tonno in scatola dove venivano usati i primi TAG RF-ID per tracciare la materia prima, che veniva trasportata nelle varie fasi del ciclo produttivo con delle vaschette che entravano in autoclavi a temperature vicine ai 140°C.

Solo un microchip poteva resistere a tali circostanze: le etichette in carta o PVC sarebbero state annientate. Parliamo dei primi microchip a bassa frequenza che, per essere letti, dovevano quasi venire a contatto con il lettore. Visto il costo, allora quasi proibitivo, non potevano essere a perdere, ma dovevano necessariamente essere riciclate.

Con il passare del tempo e al calo del costo dei microchip, pensammo di applicare i TAG RF-ID anche nei prosciutti del Consorzio del Prosciutto di Parma con una specie di vite in plastica (alimentare) che conteneva il TAG e che veniva poi avvitata esternamente sulla parte che a Parma definiamo “il gambetto”. Anche in questo caso l’obiettivo era quello di riciclare i TAG RF-ID perché, sebbene costassero ormai circa € 1,00 cadauno, considerando il numero totale di prosciutti in circolazione, il valore complessivo risultava comunque elevato.

La vera difficoltà restava dover leggere da molto vicino il microchip: non era ancora possibile quindi leggere in un solo colpo tutti i prosciutti presenti in una scalera.

Un problema simile lo avevamo affrontato alcuni anni prima ponendo un QR-code sulla crosta del Parmigiano Reggiano (cosa che oggi, a distanza di parecchi anni, è diventato uno standard di settore). Anche il QR-code doveva essere letto da vicino con lettori ottici molto potenti e, quindi, si rilevava un costo elevato nel trasferire le informazioni e tracciarne l’avanzamento di stato.

Oggi finalmente sono presenti sul mercato TAG RF-ID UHF che possono essere letti a distanza di 5-6 metri senza difficoltà; ecco quindi che alcuni dei tanti problemi da noi affrontati in tempi pioneristici (anche nell’ambito degli indumenti ospedalieri) per tracciare i dati sono finalmente risolti e risolvibili.

Dal momento che ora la distanza non è più un problema, abbiamo pensato che possiamo tracciare beni e oggetti che hanno un alto valore affettivo o di costo. Con una semplice App da noi realizzata oggi è possibile rintracciare degli oggetti su cui è stato preventivamente applicato un TAG (codificato dalla stessa App leggendo un bar-code o inserendone il codice) anche all’interno di un ambiente molto ampio. Abbiamo chiamato questa funzionalità “Rabdomante” perché segnala la presenza del TAG già a grande distanza (oltre 5 metri) e il segnale emesso (associato a un colore che va dal rosso, all’arancione al verde) aumenta man mano che ci si avvicina all’oggetto.

Ora con pochi centesimi e con lettori a lunga distanza è possibile rintracciare oggetti e tracciare spedizioni con una sola soluzione integrata: la App infatti è già stata pensata per essere associata alla nostra Packing List Fotografica.

 

Info e contatti

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