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Crowdfunding

Il Crowdfunding: cos’è e come funziona

 

Il crowdfunding (tradotto in italiano “finanziamento collettivo”) è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. Il termine infatti racchiude in sé i concetti di “folla” (crowd) e “finanziamento” (funding), ma ha in realtà un significato ben più profondo che per certi versi può essere sintetizzato come una reinterpretazione della raccolta fondi nell’era digitale. Il crowdfunding è una pratica di micro finanziamento dal basso, che mobilita persone e risorse, molto diffusa negli ultimi anni ma che trova radici ben più radicate nel tempo.


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I motivi del rapido successo

I motivi principali della rapida diffusione del crowdfunding sono da ricercare principalmente nella situazione geopolitica globale e nella crescente diffusione dei social media. Infatti, il crowdfunding consiste nello sfruttare la rete di Internet per la raccolta di capitale da gruppi di persone con interessi comuni al fine di finanziare un progetto o un’iniziativa.

In questo contesto, gli elementi che compongono il fenomeno del crowdfunding sono: lo scambio di informazioni (idee e progetti) e di capitale (fondi) tra persone o gruppi di persone (crowd) attraverso l’utilizzo di strumenti informatici (social media, social network) in un ambiente virtuale (Internet).

La principale innovazione portata dal crowdfunding è rappresentata dal modo con cui vengono utilizzati gli strumenti informatici oggi disponibili: la capacità dei social media di raggiungere, coinvolgere ed emozionare un vasto numero di persone, costituisce l’elemento essenziale per ottenere un finanziamento attraverso una campagna di crowdfunding. Secondo il Framework for European Crowdfunding, “l’ascesa del crowdfunding negli ultimi dieci anni deriva dal proliferare e dall’affermarsi di applicazioni web e di servizi mobile, condizioni che consentono a imprenditori, imprese e creativi di ogni genere di poter dialogare con la crowd per ottenere idee, raccogliere soldi e sollecitare input sul prodotto o servizio che hanno intenzione di proporre”.

 

Come funziona il Crowdfunding

I portali online specializzati, meglio conosciuti come piattaforme di crowdfunding, facilitano l’incontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi promuove dei progetti e l’offerta di denaro da parte degli utenti. Questi siti web hanno dimostrato di avere l’abilità di raggiungere svariate comunità a supporto di: imprenditori, artisti, musicisti, designers, e progetti locali. Il modello di business delle piattaforme di crowdfunding si basa sulla percentuale trattenuta dalla somma di denaro raccolta per il progetto finanziato.

Il supporto fornito sotto forma di donazione o finanziamento, si sviluppa sotto varie forme che si differenziano in base alla natura dello scambio tra l’investitore/donatore ed il progetto. Gli imprenditori o le persone alla ricerca di un finanziamento tramite crowdfunding possono offrire delle ricompense alle persone che hanno effettuato un investimento nella loro idea secondo diverse modalità.

Il modello di crowdfunding più diffuso (in Italia e nel mondo) è rappresentato dal donation/rewards crowdfunding. Secondo questo schema, a seguito di una donazione, è prevista un tipo di ricompensa di carattere non finanziario (un gadget, un prodotto, un meeting con il creatore dell’idea, un ringraziamento sotto varie forme). La crescente difficoltà di accesso al credito da parte delle PMI (Piccole e Medie Imprese), ha contribuito allo sviluppo di un nuovo modello: l’equity crowdfunding. Questo prevede un finanziamento sotto forma di capitale di rischio al fine di ottenere delle quote di partecipazione nella società.

 

Quello che avviene in Italia

In Italia, il crowdfunding è diventato un fenomeno di grande interesse, soprattutto dopo l’introduzione del report “Restart, Italia!” commissionato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Nel 2013, la Consob, dopo varie ricerche e consultazioni con esperti del settore, è arrivata alla pubblicazione della normativa sull’equity crowdfunding per permettere alle start-up innovative di raccogliere fondi attraverso le piattaforme di crowdfunding registrate presso un registro Consob; tutelando l’investitore e l’imprenditore.
Nonostante qualche critica riguardante l’eccessiva regolamentazione, l’Italia è stato il primo stato Europeo ad adottare una normativa per questo settore e questo può far ben sperare soprattutto in ottica futura.

 

Esempi storici di Crowdfunding

Le iniziative di crowdfunding si possono distinguere in:

  • iniziative autonome, sviluppate ad hoc per sostenere cause o progetti singoli
  • piattaforme di crowdfunding

Colui che ha portato alla notorietà il crowdfunding oltreoceano è Barack Obama, pagando parte della sua campagna elettorale per la presidenza con i soldi donati dai suoi elettori, i quali erano i primi portatori di interesse.

Tra le realtà più importanti dobbiamo citare Kickstarter: il colosso del crowdfunding con quasi due miliardi di dollari raccolti in quasi sei anni di attività. Tramite questo portale esso sono stati finanziati diversi tipi di imprese progetti creativi come: film indipendenti, musica, spettacoli teatrali, fumetti, giornalismo, videogames e imprese legate all’alimentazione.

In Italia, invece, la campagna di crowdfunding che ha raccolto più adesioni è stata quella per la ricostruzione della Città della Scienza, il polo scientifico di Napoli distrutto da un incendio doloso a marzo 2013, che ha raccolto oltre un milione di euro.

Nello scorso mese di luglio, il progetto “RockIn1000” ha riscontrato un enorme successo e ottenuto un enorme visibilità a livello internazione. Si è trattato del più grande tributo della storia, dove 1000 rocker si sono dati appuntamento all’Ippodromo di Cesena per suonare la canzone “Learn to Fly” dei Foo Fighters, al fine di convincere Dave Grohl e soci a suonare nella città romagnola. La risposta del leader della band non si è fatta di certo attendere: tramite i suoi profili social, l’ex batterista dei Nirvana si è detto entusiasta dell’iniziativa ed ha promesso che presto verrà a suonare a Cesena. All’Ippodromo si sono presentati 250 cantanti, 350 chitarristi, 150 bassisti e 250 batteristi di tutte le età. L’iniziativa è stata organizzata dal maestro d’orchestra Marco Sabiu che ha poi diretto in maniera magistrale i musicisti.
Secondo gli esperti, questo progetto rappresenta una vero e proprio case history: un modello da prendere come esempio e un punto di riferimento per le aziende tradizionali e le startup.




 

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